Ambienti confinati in azienda, quale sorveglianza sanitaria?
Cos’è un ambiente confinato?
• è un ambiente con aperture di ingresso uscita limitate nel numero e o ristrette;
• non è un ambiente di lavoro usuale;
• potrebbe contenere un’atmosfera pericolosa;
• ha una sfavorevole ventilazione naturale;
• potrebbe contenere sostanze inquinanti;
• presenta rischi di sprofondamento/seppellimento;
• presenta una configurazione interna che potrebbe causare l’intrappolamento del lavoratore;
• è difficilmente raggiungibile dalle squadre di soccorso;
• potrebbe comportare, per l’attività svolta, grave rischio per la salute.
Fanno parte degli ambienti confinati o sospetti di inquinamento: vasche, silos, camini, pozzi, cunicoli, canalizzazioni, fogne, serbatoi, condutture, stive, intercapedini, cisterne, autobotti, camere di combustioni, cantine, sotterranei e via dicendo.
Danni al lavoratore possono avvenire per:
• ambienti sotto ossigenati;
• esplosione, incendio;
• temperature estreme o oggetti che causano ustioni fisiche;
• inalazione o contatto con sostanze pericolose (gas ,vapori, fumi) con effetti immediati o ritardati;
• impossibilità di essere raggiunti e recuperati in caso di malore o di infortunio;
Riferimenti normativi: DPR 177 del 14/9/2011; D.Lgs. 81/08, art. 66, art. 121 e All. IV, punto 3 e norme tecniche (standard di riferimento, linee guida e procedure).
Obblighi:
• definire tramite la valutazione dei rischi preventivamente, volta per volta, la presenza o non tra i luoghi di lavoro Ambienti Confinati
se presenti
• valutare se chi lavora in tali ambienti è in possesso dei requisiti per la qualificazione;
• eseguire formazione specifica dei lavoratori;
• effettuare addestramento all’uso dei DPI o attrezzature di recupero o procedure o strumentazione specifica;
• certificato del medico competente relativo alla idoneità specifica per rischio ambienti confinati.
La sorveglianza sanitaria specifica sarà definita ed applicata in aggiunta a quella ordinaria se presenti condizioni di rischi differenti da quelli già identificati; differenza sia per tipologia di esposizione a sostanze pericolose, sia per esposizione a radon, sia per tipologia di ambienti (caratteristiche microclimatiche di struttura di accesso ed altri fattori) o altri fattori che dovranno essere comunicati tempestivamente al Medico Competente.
D.P.R. 177/11, in vigore dal 23 Novembre 2011, “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati” da tutta una serie di indicazioni e parametri che le aziende e i lavoratori autonomi debbono possedere per poter operare in questo settore.
Note: il presente articolo rappresenta una informazione divulgativa non esaustiva dell’argomento e necessita per approfondimenti specifici della consulenza di Professionisti esperti.